giovedì 12 aprile 2007

Fassino: «Il Pd è la forma moderna della sinistra nel nostro secolo»

Il leader della Quercia Piero Fassino, in un’intervista su Repubblica Tv, ha risposto ad una serie di domande del pubblico sul Partito democratico, chiarendo che sarà un partito di centrosinistra, costruito insieme percorrendo un percorso aperto dove anche le obiezioni critiche possono farsi valere.«Il Pd non è una necessità delle nomenclature, ma dell'Italia, che ha bisogno di grande forza riformista e progressista che la guidi nella fase di trasformazione che sta vivendo». Per chi accusa che quello che sta avvenendo sia solamente una fusione fredda Fassino ha replicato: «Continua a esserci una rappresentazione che non corrisponde alla verità, o vi corrisponde solo parzialmente. Io giro l'Italia, non solo nelle sezioni dei Ds, e ho trovato grandissimo interesse per il Pd». Insomma nell'attuale fase, ha detto il segretario dei Ds, «abbiamo definito il se e il perchè. Poi si apre il processo costituente, che sarà un'iniziativa amplissima. Ho anche proposto un percorso. Quindi ci sarà l'assemblea costituente: da lì parte la terza fase che culminerà nel congresso di fondazione nella primavera del 2008». E dunque parlare di un'unificazione di apparati «è sfibrante. Come si fa - si sfoga Fassino - ad andare avanti così?». Che poi, quando lo dicono i giornalisti passi, ma «che dirigenti politici, che sanno quanto sia complesso costruire un partito dicono che è tutto sbagliato, tutto da rifare...».Alla domanda se il futuro Partito democratico sarà un partito di sinistra o di centrosinistra? Il segretario dei Ds Piero Fassino non ha dubbi: «Sarà un grande partito di centrosinistra, come la Spd tedesca, il Psoe di Zapatero, il Labour in Inghilterra e il Partito socialista in Francia». Il Pd «non è il funerale della sinistra», ma è «la forma moderna della sinistra nel nostro secolo». «E' molto diversa un'alleanza di centrosinistra come è oggi, fatta di tredici partiti, il principale dei quali è il nostro che ha raccolto negli ultimi 5 anni tra il 17,5 e il 20%, da una guidata da una forza principale molto più grande che superi il 30, 35%, con una capacità di tenuta anche con i suoi alleati molto maggiore». Piero Fassino ha poi continuato: «Che alla sinistra di un partito democratico possa nascere un'aggregazione maggiormente radicale come Izquierda unida in Spagna, come il partito rosso-verde in Svezia o come la Pds di Oskar Lafontaine in Germania è un'ipotesi che non solo ha un suo fondamento ma alla quale guardo con favore». «Quello che non trovo automatico è che esponenti dei Democratici di sinistra debbano necessariamente lasciare i Ds per andare in quella aggregazione - ha precisato Fassino - anche perchè nella battaglia congressuale di questi mesi la sinistra interna mi ha rimproverato che voglio allontanarmi dal campo del socialismo europeo, è un'accusa infondata perchè il Pd insieme al Pse deve lavorare a costruire una più vasta unità del riformismo europeo, ma ammettiamo che Mussi vada con Bertinotti: l'unica cosa certa è che non sarà un partito del socialismo europeo ma di sinistra radicale, in questo vedo una contraddizione». «Non solo non do per scontata la scissione - ha sottolineato Fassino - credo che non ce ne siano le ragioni e lavorerò fino all'ultimo minuto per evitarla».«All'indomani dei congressi dei Ds e della Margherita si aprirà la fase costituente, sarà aperta e sono per la partecipazione più ampia: se l'Italia dei Valori vuole partecipare non solo sono d'accordo, ma lo ero anche che facesse parte delle liste dell'Ulivo, ostacoli non sono venuti da me».«Walter Veltroni? Sarà con noi nell'Ulivo, a costruire il Pd. E sarà una delle personalità principali del Partito democratico». Potrà esserne il leader? «Saranno i cittadini e gli elettori a deciderlo». Per Fassino «non è questo il momento per discutere la leadership» del Partito democratico, perchè «è una discussione che ci fa deviare dal percorso del Pd». Poi, il segretario della Quercia ha osservato: «In futuro ci sarà il principio per cui ne il leader del Pd ne il leader della coalizione potrà essere deciso in una stanza chiusa. Il candidato premier della coalizione dovrà essere scelto con le primarie e il leader del partito dovrà essere scelto da tutti gli iscritti al Pd».Si parla poi anche di legge elettorale. Piero Fassino fa presente quale dovrebbe essere, a suo giudizio, il criterio fondamentale per fare una proposta che abbia la possibilità di arrivare a essere approvata in Parlamento. L'attuale legge, ha ribadito il leader della Quercia «è pessima perchè espropria cittadini la possibilità di scegliersi gli eletti. Noi proponiamo legge che restituisca a cittadini di scegliersi eletti: io propongo il collegio uninominale, altri le preferenze, l'importante è che sia garantito il diritto di scelta». Quanto alla disputa tra Amato e Chiti, Fassino dice: «Ci possono essere opinioni diverse, dobbiamo tutti tenere conto di criterio: noi abbiamo sempre criticato la Cdl perchè ha approvato la legge elettorale a maggioranza. Le regole del gioco vanno decise da tutti quelli che partecipano. L'importante è definire qual è la legge elettorale capace di avere un consenso largo».Infine Fassino ha tranquillizzato i suoi affermando che continuerà ad usare l'espressione 'compagno' anche nel Partito Democratico e «faremo le feste dell'Unità, che saranno la festa anche di un'altra 'U', quella dell'Ulivo. Sarà la festa della doppia U». Il leader della Quercia ha poi rinnovato l'appello alle minoranze a partecipare al percorso costituente del Pd. «Sarà un percorso aperto - ha detto Fassino - e io chiedo a tutti: costruiamolo insieme, si facciano valere lì le obiezioni critiche».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mah.. mi sembra i solito fassino cerchiobottista, carico di belle parole ma poco concreto: "il periodo di grande transizione che sta vivendo l'italia"..quale? "io giro per l'italia e sento che la gente vuole il pd"..la stessa gente che ha votato un anno fa per metà berlusconi??.. "il pd lavorerà con il pse e sarà l'equivalente italiano di psoe, spd, psf".. già peccato però che nessuno di questi partiti sia nato da un'alleanza "catto-comunista"... mi sembra proprio cotto il segretario eh..

luca solaro

Anonimo ha detto...

e bravo Fassino, un altro giro di parole vuote, almeno stavolta non ha citato il bambino/ragazzo che gli ha chiesto cosa dice il Pd di un mondo dove non c'è più l'inverno...
solo una considerazione sulla legge elettorale: il fatto che una proposta possa raccogliere il più ampio consenso tra le forze politiche non significa che automaticamente sia la migliore (tutti d'accordo a raddoppiarsi gli stipendi nella scorsa legislatura, così come nel finanziamento pubblico ai partiti ancora prima) quindi...REFERENDUM!