lunedì 30 aprile 2007

Bruxelles-Ossona;Ossona-Foggia;Foggia-Mondo (con un modem 56k perchè Tronchetti Provera é uno...)

DI ANDREA BENEDINO E ANNA PAOLA CONCIA

È iniziata la fase costituente per il Partito democratico. Questa fase non durerà molto, sarà difficile. Potrebbe essere affascinante se solo avessimo tutte e tutti la forza di mettere al centro la politica. Se riuscissimo a mettere al centro con passione ciò che ci tiene insieme e ciò che ci divide, se riuscissimo a cercare davvero strade nuove, nuovi orizzonti. Se riuscissimo a pensare al bene comune. Se riuscissimo davvero a essere ambiziosi e ambiziose, al punto da volere cercare tutte le strade per immaginare un mondo migliore, migliore per tutte e tutti. Se la fase costituente fosse tutto questo, sarebbe una grande esperienza collettiva, e il Partito democratico avrebbe già vinto.

Noi parteciperemo a questa fase con questo spirito, e con questo impegno abbiamo deciso di condurre una battaglia politica e culturale sull'identità del Pd, sui suoi valori fondanti. Il Partito democratico sarà anche il nostro partito solo se avrà tra i suoi valori fondanti la laicità, l'autonomia della politica e delle istruzioni. Solo se sarà il Partito dei diritti civili e della piena cittadinanza dei cittadini e delle cittadine lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Ambiziosi, sognatori, ingenui, fuori dalla realtà? Quante cose ci sono state dette dai nostri amici e compagni i quali pensano che questa nostra battaglia sia già persa in partenza, e che non riusciremo a spostare l'asse dei valori del Pd verso principi liberali, democratici, fino in fondo inclusivi verso i nuovi soggetti della cittadinanza. Abbiamo deciso di tentare senza nascondere mai le nostre paure, la nostra fatica quotidiana, le nostre incertezze. Ma senza nascondere mai che ci sono momenti della vita (politica e personale) in cui proprio rispetto a se stessi, a quello che si pensa, bisogna prendersi delle responsabilità.

E bisogna avere il coraggio, la forza di mettersi in gioco, di mettere a disposizione le proprie vite, le proprie battaglie per qualcosa che va oltre noi stessi, oltre i nostri interessi personali.

C'è una bellissima poesia di Emily Dickinson che dice che «non conosciamo mai la nostra altezza finché non siamo chiamati ad alzarci. E se siamo fedeli al nostro compito, arriva al cielo la nostra statura». Altre scelte per noi sarebbero state più «facili», più «comode», meno pericolose, meno insidiose. Abbiamo scelto, invece, la strada più difficile, perché siamo convinti di una cosa: che se perderemo questa battaglia dentro il Pd, perderemo tutti e tutte. Perché l'Italia, oltre a tante altre cose, ha anche un grandissimo bisogno di un vero partito democratico, di un partito che possa corrispondere alle nostre aspettative. E non abbiamo solo bisogno noi, ne ha bisogno questo paese. Per uscire finalmente dal medioevo nel quale rischia di sprofondare, ed entrare con coraggio verso la modernità sui temi che riguardano le libertà individuali, i diritti di cittadinanza, il rispetto per le differenze.

È per queste ragioni che chiediamo a coloro che desiderano le nostre stesse cose, di essere vicini a noi, di aiutarci, di fare questa battaglia con noi, fino in fondo. Per questo, in questo periodo cercheremo di confrontarci, di intrecciare dialoghi profondi con coloro che hanno scelto di condividere la fase costituente. E in particolare con donne e uomini cattolici, con i quali sui nostri temi la distanza sembra abissale. Vogliamo capire se è possibile costruire uno spazio comune della politica dove l'amore per la diversità sia un valore fondante. Dove questo amore possa produrre rispetto e libertà, dentro questo spazio comune che vogliamo costruire.

Ci sono due esempi in questi giorni che sul terreno del dialogo tra chi si appresta a costruire il Pd sono significativi dello sforzo che tutte e tutti dobbiamo compiere nella costruzione di una pratica politica nuova che tenga insieme storie, identità e appartenenze diverse nel rispetto reciproco e nella volontà di una sintesi alta. La prima ci fa ben sperare, ed è la risoluzione votata ieri dal parlamento europeo contro l'omofobia. Questa risoluzione è stata votata oltre che dai deputati e deputate Ds anche da quelli e quelle della Margherita. Ieri sui giornali il Vaticano ha attaccato con violenza questa scelta e con il solito spirito provinciale italiano ha tentato di ricondurre tutto al dibattito politico interno. Molto sommessamente vorremmo dire al Vaticano che di diritti umani si tratta, e non di un attacco del parlamento europeo «comunista» e «laicista» alla chiesa cattolica. Ecco, il futuro Pd deve avere la forza e la fermezza di respingere queste assurde ingerenze. Per il bene della politica e delle istituzioni, e naturalmente di tutti i cittadini e le cittadine.

Il secondo esempio, invece, è molto preoccupante e riguarda l'adesione al Family Day. La Margherita spinge, i Ds ondeggiano ambigui. Ci sembra assurdo che si debba ancora ripeterlo, ma vogliamo ancora una volta spiegare a tutti che i portavoce del Family Day meglio di noi hanno affermato che questa manifestazione nella sua piattaforma ha tanti sì a favore della famiglia e un solo no, quello ai Dico. E che chi aderisce al Family Day deve sottoscrivere tutta la piattaforma. Ci vuole spiegare qualcuno, sia nei Ds che nella Margherita, come si fa ad aderire a una manifestazione che è esplicitamente contro un provvedimento del governo, frutto di una mediazione alta e che è stato un chiaro tentativo di costruzione di dialogo? Come si fa ad andare contro se stessi? Ma è mai possibile che si fa sempre un passo avanti e tre passi indietro? Mettetevelo in testa, la gente non capisce. E non ci venite a dire che la famiglia devono sostenerla tutti. Chi dice il contrario. Bisogna mettere in campo politiche, non fare ideologia. E per questo vi preghiamo, una volta per tutte: usate il plurale, famiglie. Altrimenti non solo non stiamo in Europa, ma fuori dal mondo.

Questi saranno i terreni dove si giocherà la battaglia culturale e politica della fase costituente, i terreni dove noi ci cimenteremo senza fare sconti a nessuno. Noi siamo qui oggi, dove altre e altri nostri compagni omosessuali non hanno scelto di stare. Compagni e compagne con i quali abbiamo condiviso, e vogliamo continuare a condividere le nostre battaglie. E a loro vogliamo dire che la battaglia è la stessa, dovunque venga condotta, in qualsiasi luogo, in qualsiasi partito. Più siamo a condurla, ovunque siamo a condurla e meglio è, per la dignità, per la vita di tutte e tutti noi, gay, lesbiche, bisessuali e transessuali italiani.

Andrea Benedino e Anna Paola Concia

Portavoce Nazionali

Gayleft - Consulta Lgbt Ds

sabato 28 aprile 2007

A UN MESE DALLE COMUNALI...

Il 27 e il 28 maggio molti importanti comuni della provincia di milano andranno al voto (tra questi Rho, Legnano, Abbiategrasso, Sesto).
Tra i candidati alle cariche di Consigliere comunale ci sono molti giovani, soprattutto nel centrosinistra e nelle liste dei DS e dell'Ulivo.
E' inutile stare a dirci quanto è importante che tutte queste candidature ottengano dei buoni risultati ma è fondamentale ragionare fra noi di come sia possibile dare un contributo e un sostegno concreto.
Noi riteniamo che uno dei punti di forza dei ragazzi sia la capacità di saper guardare anche al di fuori dai confini del proprio paese, mettendosi in rete e facendo circolare le idee.
Questo blog, nel suo piccolo, si offre volontario, a favorire la libera circolazione di idee, a dare consigli (attraverso quelli di noi che hanno già vissuto questa esperienza), a discutere dei programmi, a promuovere le giovani candidature in tutti i comuni, a offrire strumenti concreti di propaganda.
Lo vorremmo fare in maniera aperta, con tutti i giovani candidati della Sinistra giovanile, dei giovani della margherita, del centrosinistra, convinti che questa generazione deve lavorare sempre più in squadra per contribuire ad un rinnovamento della politica, delle sue forme e ei suoi contenuti.

Uniti possiamo fare molto, sfruttiamo insieme questa bella occasione
Ale Russo

martedì 24 aprile 2007

Campagna ECOSY...firmate!

I giovani socialisti europei sono chiamati ad una campagna per la libertà in Birmania. L'Unione Europea deve prendere una posizione chiara e forte sul regime birmano che continua a violare i diritti umani.
L'ECOSY, la nostra organizzazione europea di riferimento, in vista di un dibattito nel parlamento europeo ha invitato tutti i giovani socialisti e i giovani social-democratici a firmare una petizione diretta al parlamento europeo. Seguendo il link si possono trovare, in Inglese, ulteriori informazioni:

Dear Comrades,

This week the Agenda of the European Parliament will, among many points, concern Burma. It is time to make a change!!!!!!!!!

Please read more and sign the petition at:

http://www.ecosy.org/Free_Aung_San_Suu_Kyi.366.0.html

The petition** with your signature will be automatically sent to the Committee of Foreign Affairs of the EP, whose members are in position to ensure a step in making the EU take a stronger stand towards the regime in Burma that keeps violating human rights!

Please distribute this message to as many comrades as possible – together we make our voice louder, together we make a change happen!

With socialist regards,

Giacomo Filibeck
ECOSY President
Sinistra giovanile


Ania Skrzypek
ECOSY Secretary General

**The petition has been drafted on bases of the ECOSY Bureau resolution of November 2005 and updated with help of Members of fact finding mission “Xpeditie India – Free Burma”. For more info on it, please contact directly: Zita Schellekens at zschellekens@js.nl

domenica 22 aprile 2007

Il Partito


Il Partito
Video inviato da sgchevorremmo

4° Congresso Nazionale DS: delegaçao Tutta un'altra musica"stavolta non siamo incalzati dalla storia...proviamo a farla noi la storia.."A.Finocchiaro









Il nome:
http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?idCanale=Italia&filtro=Tutti&pagina=1&passo=5&uuid=83e6b7aa-f010-11db-8d74-0003ba99c53b&navName=1

Le conclusioni di Fassino:
http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?idCanale=Italia&filtro=Tutti&pagina=1&passo=5&uuid=bbc61f0e-f019-11db-8d74-0003ba99c53b&navName=1

Buona fortuna compagni:
http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?idCanale=Italia&filtro=Tutti&pagina=1&passo=5&uuid=989542a2-ef34-11db-926a-0003ba99c53b&navName=1

L'intervista al compagno Indovino:
http://www.tg2.rai.it/video/tg2_002.wmv

Conclusioni e standing ovation per D'Alema (la pazza è la emma):
http://www.youtube.com/watch?v=3su1xx9T4XY

Lettera aperta a chi ha sradicato l’albero per Peppino Impastato


Cari mafiofili o cari mafiosi,
sradicando un alberello in uno spiazzo di Termini Imprese dedicato a Peppino Impastato e scrivendo “Viva la mafia” avete voluto mandarci un messaggio, chiaro, inequivocabile: spiantare la memoria di Peppino e vergare la vostra professione di fede nella vitalità della mafia.
Dovete rassegnarvi. La memoria di Peppino Impastato è riuscita a vincere il conformismo e lo spirito gregario di quanti lo hanno isolato da vivo e ha vinto la ferocia dei suoi assassini e la complicità, interessata o vigliacca, di quanti lo volevano far passare per terrorista incapace o suicida. Grazie a una madre e a un fratello che hanno saputo rinunciare alla religione barbarica dell’omertà e della vendetta, ai compagni che hanno voluto continuare sulla sua strada, ad altri che ne hanno fatto il compagno di strada per un percorso trentennale che coniuga analisi e mobilitazione, Peppino Impastato ormai fa parte della storia della Sicilia migliore ed è riconosciuto da moltissimi, in Italia e fuori, come esempio di intelligenza e di impegno civile e politico.
Dovete prenderne atto: se i mafiosi pensavano di cancellare un nome e una storia, hanno clamorosamente e definitivamente perso. E il vostro desiderio di rivincita, se è questo che cercate, è destinato a un nuovo fallimento.
Il vostro gesto, insieme stupido e vile, avrà un effetto boomerang. Un amico sconosciuto ci ha scritto: “Per ogni albero sradicato ne pianteremo altri cento come quei famosi passi”.
Facciamo nostra la proposta e rilanciamo una campagna che faccia conoscere, sempre più e meglio, il Peppino Impastato reale, al di là dell’icona cinematografica. Proponiamo di presentare dovunque sia possibile la mostra fotografica e i libri di Peppino e su Peppino, intensificando un’attività che svolgiamo da tre decenni.
Cari mafiofili o cari mafiosi, cogliamo perfettamente il senso del vostro “Viva la mafia”. Sappiamo che anche se in questi ultimi anni sono stati arrestati, processati e condannati, capi e gregari, la mafia con il suo seguito di complicità c’è ancora e la ragnatela di interessi è ampia e forte. Ma sappiate che in Sicilia, e non solo in Sicilia, ci sono uomini e donne, giovani che non cesseranno mai di lottare contro la mafia e la sopraffazione. E ci auguriamo che anche nelle vostre filasi faccia strada la consapevolezza che possono esserci strade diverse del delitto e della viltà. Lo sapete benissimo: tutto il presunto onore dei mafiosi è fondato sulla viltà. E se siete già mafiosi o se aspirate a diventarlo, con il vostro gesto, consumato nel buio, di sradicare un arboscello che aveva il torto di essere dedicato a Peppino Impastato, avete dato una pessima prova di voi stessi.
Con l’augurio di un domani alla luce del sole, anche per voi.

Umberto Santino Presidente del Centro Impastato

venerdì 20 aprile 2007

SG'S HAPPY HOUR


Martedì 24 aprile, dalle 18.00 alle 24.00, happy hour...
"FESTA DELLA SINISTRA GIOVANILE"
Palazzo granaio - Settimo milanese - largo giovanni XXIII

trash & left music ; proiezione mancheser-milan
ingresso 6 euro con consumazione e ricco buffet.

lunedì 16 aprile 2007

La grigliata ad Ossona

aggiunto un nuovo album di fotografie
http://picasaweb.google.it/sgchevorremmo/GrigliataVitto

a Milano vince il limoncello!!!


Tutta un'altra musica e la zona Nord-Ovest tutta fanno i complimenti e gli auguri di buon lavoro ai nostri due nuovi dirigenti (o dirigibili) regionali, Luca Pozzati novatese ed Alessandro Russo di quel di Solaro , eletti sabato mattina nella direzione regionale durante congresso regionale dei Democratici di Sinistra.
Maurizio Martina, bergamasco, di 29 anni, già commissario post-Tella della Sg milanese, è stato eletto segretario raccogliendo anche più consensi della mozione che lo sosteneva.

sabato 14 aprile 2007

Appuntamento con la "mafia invisibile" a Cornaredo il 18Aprile



Mercoledì 18 aprile 2007, dopo l'approvazione in consiglio comunale dell' Odg sulle mafie presentato dalla Sinistra giovanile, si terrà presso l’auditorium “La Filanda” a Cornaredo (Piazza Libertà) uno spettacolo teatrale di Studio 900 e LiberaLombardia intitolato “Come la mosca nel bicchiere”.Il tema dello spettacolo è la cosiddetta “mafia invisibile”, così definitanell’articolo di presentazione dello stesso Studio 900:Quando si pensa alla mafia si pensa sempre ai grandi fatti di mafia –gliomicidi eccellentile stragi- o a un problema di alcune regioni del Sud dimenticando volentieriche la mafia èun fenomeno che si dirama su tutto il territorio nazionale e addirittura intutto il mondo.Così regioni apparentemente immuni al fenomeno ne sono in realtà inquinatead unaforma invisibile ma non meno pericolosa. Sono luoghi dove non si spara inmezzo allastrada non ci sono fatti clamorosi anzi dove per scelta la mafia mantiene unbasso profilo.Sono i luoghi dove viene reinvestito il denaro cosiddetto ‘sporco’ doveavvengono gliscambi di favori e i commerci tra le diverse ‘mafie’ –italiane e straniere-dove si sviluppano‘attività’ silenziose ma non per questo meno pericolose.La ‘mafia invisibile’ è così quella che inquina la società tanto piùpericolosa proprio inquanto meno appariscente: un cancro che invade il corpo della società ecolpisce tuttidirettamente o indirettamente minando le basi stesse della convivenzacivile.Lo spettacolo è costruito in maniera assolutamente originale e innovativa.Assume la forma del giallo e si dipana sotto gli occhi attoniti deglispettatori per portarli a prendere coscienza di tutta la rete di relazioni eintrighi che costituiscono la “mafia invisibile”. Tale tipo di mafia non èun fenomeno confinato nelle regioni del Sud ma può invadere qualsiasi tipodi società, compresa la nostra, e forse lo sta già facendo o la ha giàfatto. La consapevolezza resta il primo, fondamentale passo per debellare qualsiasi subdola minaccia che fa dell’invisibilità la sua arma principale.
Partecipiamo numerosi!

cambio di programma per il Cineforum

per problemi tecnci il cineforum di domani sera con "Manuale d'amore 2"(secondo capitolo) è rimandato.
Al posto del suddetto film proietteremo
CRASH - CONTATTO FISICO
con Sandra Bullock, Don Cheadle, Matt Dillon, Brendan Fraser, Rhandie Newton, Ryan Phillippe
36 ore in una Los Angeles spaventata dalla multiculturalità e dalla diversità. Tante storie che si scontrano e si incrociano. Un film duro che ti scatena dentro qualcosa. Mille domande e uno spazio di speranza.


Ci scusiamo per l'inconveniente

Circolo "Anduela"
Sinistra giovanile Magentino

giovedì 12 aprile 2007

Fassino: «Il Pd è la forma moderna della sinistra nel nostro secolo»

Il leader della Quercia Piero Fassino, in un’intervista su Repubblica Tv, ha risposto ad una serie di domande del pubblico sul Partito democratico, chiarendo che sarà un partito di centrosinistra, costruito insieme percorrendo un percorso aperto dove anche le obiezioni critiche possono farsi valere.«Il Pd non è una necessità delle nomenclature, ma dell'Italia, che ha bisogno di grande forza riformista e progressista che la guidi nella fase di trasformazione che sta vivendo». Per chi accusa che quello che sta avvenendo sia solamente una fusione fredda Fassino ha replicato: «Continua a esserci una rappresentazione che non corrisponde alla verità, o vi corrisponde solo parzialmente. Io giro l'Italia, non solo nelle sezioni dei Ds, e ho trovato grandissimo interesse per il Pd». Insomma nell'attuale fase, ha detto il segretario dei Ds, «abbiamo definito il se e il perchè. Poi si apre il processo costituente, che sarà un'iniziativa amplissima. Ho anche proposto un percorso. Quindi ci sarà l'assemblea costituente: da lì parte la terza fase che culminerà nel congresso di fondazione nella primavera del 2008». E dunque parlare di un'unificazione di apparati «è sfibrante. Come si fa - si sfoga Fassino - ad andare avanti così?». Che poi, quando lo dicono i giornalisti passi, ma «che dirigenti politici, che sanno quanto sia complesso costruire un partito dicono che è tutto sbagliato, tutto da rifare...».Alla domanda se il futuro Partito democratico sarà un partito di sinistra o di centrosinistra? Il segretario dei Ds Piero Fassino non ha dubbi: «Sarà un grande partito di centrosinistra, come la Spd tedesca, il Psoe di Zapatero, il Labour in Inghilterra e il Partito socialista in Francia». Il Pd «non è il funerale della sinistra», ma è «la forma moderna della sinistra nel nostro secolo». «E' molto diversa un'alleanza di centrosinistra come è oggi, fatta di tredici partiti, il principale dei quali è il nostro che ha raccolto negli ultimi 5 anni tra il 17,5 e il 20%, da una guidata da una forza principale molto più grande che superi il 30, 35%, con una capacità di tenuta anche con i suoi alleati molto maggiore». Piero Fassino ha poi continuato: «Che alla sinistra di un partito democratico possa nascere un'aggregazione maggiormente radicale come Izquierda unida in Spagna, come il partito rosso-verde in Svezia o come la Pds di Oskar Lafontaine in Germania è un'ipotesi che non solo ha un suo fondamento ma alla quale guardo con favore». «Quello che non trovo automatico è che esponenti dei Democratici di sinistra debbano necessariamente lasciare i Ds per andare in quella aggregazione - ha precisato Fassino - anche perchè nella battaglia congressuale di questi mesi la sinistra interna mi ha rimproverato che voglio allontanarmi dal campo del socialismo europeo, è un'accusa infondata perchè il Pd insieme al Pse deve lavorare a costruire una più vasta unità del riformismo europeo, ma ammettiamo che Mussi vada con Bertinotti: l'unica cosa certa è che non sarà un partito del socialismo europeo ma di sinistra radicale, in questo vedo una contraddizione». «Non solo non do per scontata la scissione - ha sottolineato Fassino - credo che non ce ne siano le ragioni e lavorerò fino all'ultimo minuto per evitarla».«All'indomani dei congressi dei Ds e della Margherita si aprirà la fase costituente, sarà aperta e sono per la partecipazione più ampia: se l'Italia dei Valori vuole partecipare non solo sono d'accordo, ma lo ero anche che facesse parte delle liste dell'Ulivo, ostacoli non sono venuti da me».«Walter Veltroni? Sarà con noi nell'Ulivo, a costruire il Pd. E sarà una delle personalità principali del Partito democratico». Potrà esserne il leader? «Saranno i cittadini e gli elettori a deciderlo». Per Fassino «non è questo il momento per discutere la leadership» del Partito democratico, perchè «è una discussione che ci fa deviare dal percorso del Pd». Poi, il segretario della Quercia ha osservato: «In futuro ci sarà il principio per cui ne il leader del Pd ne il leader della coalizione potrà essere deciso in una stanza chiusa. Il candidato premier della coalizione dovrà essere scelto con le primarie e il leader del partito dovrà essere scelto da tutti gli iscritti al Pd».Si parla poi anche di legge elettorale. Piero Fassino fa presente quale dovrebbe essere, a suo giudizio, il criterio fondamentale per fare una proposta che abbia la possibilità di arrivare a essere approvata in Parlamento. L'attuale legge, ha ribadito il leader della Quercia «è pessima perchè espropria cittadini la possibilità di scegliersi gli eletti. Noi proponiamo legge che restituisca a cittadini di scegliersi eletti: io propongo il collegio uninominale, altri le preferenze, l'importante è che sia garantito il diritto di scelta». Quanto alla disputa tra Amato e Chiti, Fassino dice: «Ci possono essere opinioni diverse, dobbiamo tutti tenere conto di criterio: noi abbiamo sempre criticato la Cdl perchè ha approvato la legge elettorale a maggioranza. Le regole del gioco vanno decise da tutti quelli che partecipano. L'importante è definire qual è la legge elettorale capace di avere un consenso largo».Infine Fassino ha tranquillizzato i suoi affermando che continuerà ad usare l'espressione 'compagno' anche nel Partito Democratico e «faremo le feste dell'Unità, che saranno la festa anche di un'altra 'U', quella dell'Ulivo. Sarà la festa della doppia U». Il leader della Quercia ha poi rinnovato l'appello alle minoranze a partecipare al percorso costituente del Pd. «Sarà un percorso aperto - ha detto Fassino - e io chiedo a tutti: costruiamolo insieme, si facciano valere lì le obiezioni critiche».

mercoledì 11 aprile 2007

cineforum a Magenta il 15 Aprile

CINEFORUM con il secondo capitolo di "Manuale d'amore 2":
"La maternità"
La tragicomica avventura di Franco (Fabio Volo) e Manuela (Barbora Bobulova), che desiderano un figlio. Una giovane coppia italiana alle prese con la fecondazione assistita.
Si informa inoltre che la Sinistra giovanile del Magentino ha finalmente deciso di dare un nome al proprio circolo ed ha scelto quello di "Anduela", una bambina albanese che il Circolo ha adottato a distanza grazie a Save the Children.(http://www.savethechildren.it/2003/sostieni/childLink-Albania.asp)
Oltre ad "Anduela" il Circolo si è impegnato in un progetto di aiuto ad una comunità dell'Albania.

domenica 8 aprile 2007

venerdì 6 aprile 2007

luoghi della resistenza: 4° puntata

Abbiamo aggiunto un album fotografico con tutte le foto della gita organizzata dalla zona Nord-Ovest alla casa dei Fratelli Cervi il 1 Aprile a Reggio Emilia. Il link lo trovate a lato.
ed il "Laboratorio di comunicazione" inizia a diventare corposo...
foto by: ele-novate, grazie!!!

839 v.s.756

i nostri video "Votazioni congresso" e "Bella ciao" sono stati visti complessivamente 1595 volte!!! in poco più di 4 giorni.
urca urca tiru lero!

http://dailymotion.alice.it/sgchevorremmo/video/x1luhe_votazioni-congresso/1

http://dailymotion.alice.it/sgchevorremmo/video/x1lu9g_bella-ciao/1

martedì 3 aprile 2007

lunedì 2 aprile 2007

Congresso Ds Milano


Il segretario della Quercia milanese, Franco Mirabelli, è stato rieletto con 398 si, corrispondenti al 73,3 per cento delle preferenze, con 543 votanti, contrari 109 (20 per cento), bianche 36 (6,6 per cento). I presenti al voto erano 622. La percentuale dei favorevoli sul totale dei delegati presenti: 64%. I delegati aderenti alla mozione Mussi non hanno partecipato al voto. Non ha potuto contare su tutti i consensi di cui disponeva sulla carta a causa dei «franchi tiratori» nelle fila dei fassiniani. Il gruppo dirigente che esce dal congresso è «a tempo». Dovrà convocare entro maggio una «convenzione cittadina» per avviare la fase costituente del nuovo soggetto politico.
La sinistra interna non ha partecipato al voto sul segretario ma entra nella direzione provinciale. Penati: dobbiamo aprirci ad altri strati sociali. Se la direzione eletta ieri segna la salda presa sul partito dell'europarlamentare Antonio Panzeri, che ha stretto con Mirabelli un proficuo patto politico, la segreteria che sarà nominata nelle prossime settimane rispecchia i nuovi rapporti di forza. Di stretta osservanza mirabelliana sono Matteo Bianchi, Arianna Censi, Sara Valmaggi e anche il segretario cittadino uscente Pierfrancesco Majorino. Già esponente della sinistra interna, ieri citando don Luigi Ciotti ed Enrico Berlinguer, ha garantito che «il partito democratico non sarà mai una forza moderata». In segreteria, l'eurodeputato Antonio Panzeri, già segretario della Camera del lavoro, potrà contare su Emanuele Fiano, Bruno Cerri e Gabriele Messina. Mentre i fedelissimi del presidente della Provincia sono Vinicio Peluffo e il sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati. I liberal del partito incarnati da Erminio Quartiani potranno contare, nell'esecutivo diessino, su Piera Landoni. Mentre l'ex sovrintendente della Scala, Carlo Fontana, rappresenterà l'area socialista. (da corriere.it)

la nostra vittoria

Care compagne, cari compagni,
mi presento perché, essendo doppiamente quota –giovane, donna- e per via della mia acerba militanza politica la maggior parte di voi non mi conosce. Mi chiamo Vittoria Valenti e faccio politica nella Sinistra giovanile e in questo Partito da due anni.
La mia giovane esperienza è stata da subito caratterizzata dalla grande questione che anima questo Congresso. E' stata la prima scelta, la prima presa di posizione veramente importante, la prima volta in cui ho dovuto, e voluto, schierarmi. E il mio è stato subito un sì, quasi innamorato, al progetto del Partito nuovo.
Vorrei parlarvi di questo non al di là, ma dentro la questione intensa della prospettiva politica che tutti insieme, democraticamente, stiamo discutendo e decidendo.
Ho ascoltato gli interventi che si sono susseguiti nella giornata di ieri. Alcuni di voi hanno sottolineato una mancanza di entusiasmo nei compagni che sostengono la mozione Fassino, e ho trovato che questa affermazione non renda giustizia allo spirito con cui hanno parlato i compagni.
Io non solo vedo un entusiasmo, un slancio: vedo un'idea.
Ci scandalizza spesso quello che viene accusato di essere l'abbandono delle idee storiche del nostro Partito e della nostra storia politica. Anche se questo vero, e non è vero, ciò di cui davvero dovremmo scandalizzarci, ciò che dovremmo sentire come un freno insopportabile, è invece la mancanza di idee nuove.
Oggi, qui, adesso l'idea nuova c'è. C'è l'idea di un nuovo alfabeto della politica, che sappia parlare di contenuti nuovi. Che dica forte, più forte di prima, i nostri valori.
Entusiasmo, dicevo. A me dicono sempre quant'è bello il tuo entusiasmo, Vittoria, quant'è bello l'entusiasmo di voi giovani. Bene, benissimo. E' ora però che oltre al brillare dei nostri occhi venga recepita la carica, il carico di contributi sostanziali che la mia generazione può e deve dare alla politica tutta. E i compagni più esperti non sentano continuamente di doverci riportare coi piedi per terra. Ci serve la profondità dei vostri percorsi per camminare più lontano, ma non siamo dei sognatori sprovveduti.
Ciò che serve è una politica più snella, rispettosa dei ritmi delle persone, rispettosa delle professioni, degli studi, delle attività, una politica in cui nessuno debba avere la sensazione di perdere del tempo. Una politica più agile non solo per comunicare noi stessi, ma per arrivare alle persone, per essere interlocutori credibili e all'altezza di una società e di un mondo (di un mondo del lavoro, soprattutto) che si muovono, oggi, velocissimi.
Dobbiamo proporci di sconfiggere la diffidenza verso la politica, una diffidenza che a Milano si coglie maggiormente e meglio che altrove, quella diffidenza che a Milano si avverte e si respira nella gente a cui parliamo senza farci capire. Questo perché il Partito qui non rappresenta abbastanza, non dà una direzione, non propone una visione complessiva e vincente delle cose. Il Partito Democratico dovrà invece saper non solo interpretare, ma anche anticipare lo spirito del tempo. Dovrà avere l'ambizione di costruire una cultura politica che miri a rappresentare la società in tutte le sue sfaccettature e le persone in ogni loro sfumatura. Persone complesse in un mondo complesso, nella molteplicità dei lavori e delle caratteristiche individuali, che vanno ben oltre la qualifica di "lavoratori".

Qui compagni finisce la parte "preparata" del mio intervento. E inizia una metà di discorso più emotiva, ma credetemi non meno ragionata, che scaturisce dall'esperienza della mia prima commissione elettorale, all'interno di questo mio primo Congresso provinciale. Esperienza da cui esco delusa e amareggiata, ma non scoraggiata, e vi dirò perché. Dopo una discussione congressuale che insistentemente ha chiesto la valorizzazione del criterio generazionale, la proposta di composizione della direzione provinciale formulata dalla commissione elettorale risulta, in questo senso, gravemente insoddisfacente. Non solo i giovani presenti in direzione sono pochi, ma ne sono stati esclusi –e consapevolmente uso il termine "esclusi"- compagni che in questi anni hanno lavorato con intelligenza, impegno e passione per la Sinistra giovanile e per i DS. Compagni che si sono spesi, producendo strumenti e contenuti innovativi e vincenti. Compagni che si sono contraddistinti come punti di riferimento e rappresentanti di tanti ragazzi e ragazze della Sinistra giovanile. Compagni che ricoprono con competenza cariche amministrative. Compagni eletti segretari delle proprie sezioni. Il Circolo di Novate Milanese e la zona Nord-Ovest, il Circolo e la zona più numerosi del territorio della Federazione, non hanno alcun rappresentante.
Insomma, sono stati esclusi compagni che valgono e il cui valore doveva essere considerato, valorizzato e promosso. Non per mero riconoscimento, ma per il bene del Partito. E' vero, come ha detto un giovane compagno in commissione, che la Sinistra giovanile milanese non gode di buona salute. E' vero, sì. Ma proprio per questo, compagni, non è forse necessario e urgente spingere per una valorizzazione delle ragazze ai ragazzi della nostra organizzazione, dar loro la possibilità di esprimersi in contesti al di là delle piccole o grandi singole sezioni?
L'esperienza negativa di queste ore, però, non mi demoralizza. Vorrà dire che sarà più forte la nostra voce, la voce di quei giovani, pochi, che faranno parte dell'organismo di direzione politica.

Quello che voglio, compagni, quello che serve è tutto un altro partito. Non nelle persone, non nei valori. Quelli ce li portiamo nel Partito Democratico e li faremo valere. Ci faremo valere! Ma nei modi, nei criteri di scelta e di formazione della classe dirigente, negli strumenti qui sì, è qui che dovrà essere tutto un altro partito. E siccome non sono né una bambina né una ragazzina, così come non lo sono i miei compagni della mia Sinistra giovanile, so che i nodi cruciali del Partito Democratico vengono proprio adesso. Adesso che si comincia a fare sul serio, adesso che la scelta è stata fatta e che si comincia a costruire. Comincia adesso la battaglia per una politica diversa, per una giusta ed equa rappresentanza della nostra generazione, per il vero protagonismo dei giovani. Eccola qui, la sfida. Al Congresso nazionale di Sinistra giovanile il nostro Presidente, Massimo D'Alema, è venuto a dirci (lui è venuto a dire a noi!) di bussare forte alle porte di questo Partito. Ecco, io credo che sia il momento di farlo, di farlo subito e con convinzione. Perché questa è una delle sfide più importanti del Partito che vogliamo.

non centra Corona, non accettiamo ricatti da nessuno...

abbiamo aggiunto altri 2 video carini del congresso, riemersi dagli androni del computer del segretario della zona Nord-Ovest, ed ancora sconosciuti ai più ( e fino a 5 minuti fa anche al segretario)...nel "Laboratorio di Comunicazione"
(ma si scrive centra o c'entra????ma non è che ci entra)

luoghi della resistenza: 2° puntata








luoghi della resistenza: 1° puntata

domani caricheremo un po di foto, forse una parte anche oggi, per ora un video registrato a Brescello (paese di Don Camillo e Peppone) durante la gita organizzata dalla zona Nord-Ovest nei luoghi della resistenza.(fratelli Cervi)

bella ciao
Video inviato da sgchevorremmo