domenica 17 giugno 2007

Parte il percorso di “Democratica”: il Think tank dei Giovani democratici

A destra il programma dello Spazio Giovani alla Festa de l'Unità di Cornaredo
È partito ufficialmente giovedì 7 giugno il percorso che porterà alla costruzione di “Democratica” il Think tank dei Giovani democratici che costituirà il primo progetto “unitario” di Sinistra Giovanile, Giovani della Margherita e associazioni di area riformista che in questi anni hanno contribuito a progettare e costruire spazi di protagonismo sul nuovo soggetto politico giovanile. Democratica riunirà in un’unica associazione tutte quelle forze e quei soggetti, politici organizzati, associativi,culturali, che assieme credono nel Partito democratico e che, in ragione di questo, vogliono elaborare una nuova cultura politica; non si tratta di dimenticare o archiviare la storia e le tradizioni da cui veniamo, ma di interpretare compiutamente la nuova modernità, l’interesse nazionale, la soggettività delle giovani generazioni nel mondo complesso e interdipendente dello spazio globale. Democratica è un progetto audace e ambizioso.
È audace, perché si prefigge l’obiettivo di costituire il nucleo originario, il cluster, dove possano incontrarsi e contaminarsi le migliori esperienze associative del Paese con le due organizzazioni politiche dei principali partiti del centrosinistra e di Governo, ma anche il luogo dove l’elaborazione di un pensiero politico nuovo per il secolo nuovo possa nascere naturalmente, lontano dalle divisioni e dai “separatismi” del passato. È un progetto ambizioso, perché non nasce, come spesso è frequente in Italia, “contro” la politica, ma nasce “per” la politica, e segnatamente per contribuire a costruire un profilo culturale moderno, definito e serio, che sia da alimento alla “battaglia” che il nuovo soggetto giovanile sarà chiamato a svolgere nel prossimo futuro. Democratica non nasce per durare lo spazio di una stagione. Ma per contribuire a costruire una nuova classe dirigente, che abbia l’ambizione e il coraggio per candidarsi alla guida del Partito democratico e del Paese. Per troppi anni i professionisti della società civile, hanno costituito il serbatoio “fintamente tecnico” della politica. Ma la costruzione della leadership in un grande Paese democratico, non può essere appaltata. Essa va costruita con tenacia e pazienza mettendo le migliori intelligenze nelle condizioni di ottenere la migliore formazione; i soggetti politici italiani hanno rinunciato oramai da anni alla formazione politica. Orfani degli equilibri della guerra fredda e del rapporto con le ideologie hanno progressivamente smarrito il senso di una missione nazionale che passasse per la formazione dei propri dirigenti. Si è progressivamente smarrita, in Italia, quel tipo di energia intellettuale e morale che nelle società sane si è abituati a trovare nei giovani. Quella energia che porta a sentire il mondo come il proprio mondo e ad avere il coraggio e la sfrontatezza di volerlo cambiare. L’ esigenza storica di Democratica, proviene dal desiderio di dare solide basi a questo cambiamento, dalla convinzione profonda che ai giovani bravi e coraggiosi vada fornita la migliore istruzione possibile, perché diventino ancora più bravi e coraggiosi, e non invece dalla paura della loro inadeguatezza, o peggio ancora, dal desiderio di tenerli lontani, eternamente “in formazione”. Tutte le generazioni politiche si sono formate nelle "scuole". Era "scuola" Torino alla fine degli anni dieci. Scuola era Pisa anche sotto il fascismo. "Scuola" era la Roma del 44. Il Pci fu "scuola" per le masse contadine analfabete del Sud nel dopoguerra; la Democrazia Cristiana lo fu durante e dopo la caduta del fascismo. A "scuola" rinacquero alterne istanze di liberazione negli anni sessanta. I processi di cittadinanza sono sempre passati per le "Scuole". Una generazione che voglia misurare la sua soggettività politica, a scuola - metaforicamente - deve tornare. Per questo, Democratica sarà anche e sopratutto formazione. Non un pensatoio, o una “università in miniatura” per nutrire sparute e vanesie élites. Ma una scuola, dove in nome del progetto politico e della battaglia delle idee, si costruiscono corsi su base seminariale e dove si realizzano momenti pubblici con l’ambizione di dialogare con le migliori istituzioni culturali e formative, nonché con la politica e con il Paese tutto. Democratica nasce con questo spirito e con questi obiettivi. Se la somma delle nostre paure sarà inferiore alla dose del coraggio che dimostreremo, allora la sfida sarà vinta. Ma serviranno la dedizione, la passione e consentitemelo, il migliore entusiasmo; di tutti e di ciascuno di noi.

Nessun commento: